La pittura di Aldo Famà si è sviluppata nel severo territorio di una astrazione appena a tratti allusiva, e più nella scelta tematica che nella restituzione visiva. L’iniziale interesse per il postcubismo, l’espressionismo, l’astrazione lirica (sui versante di Klee e Spacal) e il conseguente muoversi tra la dimensione razionale e quella organica spiegano il costituirsi della maniera attuale. Il soggetto prende lo spunto dalle contraddizioni e lacerazioni del mondo d’oggi e si risolve, con perentoria icasticità, nel confronto tra retta e curva, tra politezza e vibratilità chiaroscurale delle superfici, ma senza tensioni, bensì in una visione che la tenerezza dei toni cromatici risolve in una pacata concezione liricamente unitaria e in un bilanciato equilibrio di opposti.